Di recente il concetto di turismo è stato rivoluzionato da una crescente consapevolezza ambientale e sociale. Uno dei termini emergenti in questo ambito è il “turismo rigenerativo”, un’evoluzione del turismo sostenibile che non si limita a ridurre l’impatto negativo dei viaggiatori, ma mira a generare un impatto positivo sui luoghi visitati. Questo approccio innovativo sta guadagnando terreno tra i viaggiatori consapevoli e potrebbe diventare uno dei principali trend del 2024.

Cos’è il Turismo Rigenerativo?

Il turismo rigenerativo va oltre il semplice rispetto dell’ambiente; si tratta di lasciare i luoghi visitati in condizioni migliori di come li si è trovati. Questo concetto è stato introdotto nel 2020 da Elaine Glusac in un articolo del New York Times, e da allora ha guadagnato sempre più attenzione. A differenza del turismo sostenibile, che si concentra sulla minimizzazione dei danni, il turismo rigenerativo mira a creare valore per l’ambiente, l’economia e le comunità locali.

I Principi del Turismo Rigenerativo

 

La coalizione Future of Tourism, composta da sei ONG internazionali, ha stilato un elenco di tredici principi fondamentali per il turismo rigenerativo, tra cui:

  • Mantenere uno sguardo d’insieme sulle destinazioni.
  • Usare standard di sostenibilità.
  • Collaborare per una gestione virtuosa delle destinazioni.
  • Preferire la qualità alla quantità dei turisti.
  • Equa distribuzione dell’indotto economico.
  • Mitigazione dell’impatto climatico.

Questi principi mirano a creare un turismo che non solo rispetti, ma valorizzi i luoghi visitati, contribuendo al benessere delle comunità locali e alla conservazione degli ecosistemi.

I Trend del Turismo Rigenerativo per il 2024

 

Il 2024 vedrà una crescita significativa del turismo rigenerativo, spinto dalla crescente consapevolezza dei viaggiatori riguardo alla crisi climatica e al desiderio di interagire positivamente con le comunità locali. Secondo uno studio di Marriott Bonvoy e The Future Laboratory, l’uso dell’intelligenza artificiale per la pianificazione dei viaggi e l’interesse per le mete ecologiche saranno tra i principali trend del prossimo anno. Inoltre, la preferenza per il turismo di prossimità e i soggiorni prolungati in luoghi familiari potrebbe ridurre i viaggi a lungo raggio, favorendo invece esperienze locali più significative.

Il turismo rigenerativo rappresenta una svolta importante nel modo di concepire i viaggi. Non si tratta solo di vedere nuovi luoghi, ma di contribuire attivamente al loro miglioramento. Questo approccio richiede un cambiamento di mentalità da parte dei viaggiatori, che devono essere disposti a investire tempo e risorse in esperienze che generano valore per le comunità locali e l’ambiente. Con l’aumento della sensibilità verso le tematiche ambientali e sociali, il turismo rigenerativo è destinato a diventare un pilastro fondamentale del settore turistico nei prossimi anni.

I Clust-ER sono finanziati dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna - POR FESR 2014-2020 e con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione FSC 2014-2020.